In questo articolo proponiamo quattro pratiche di auto-cura che speriamo possano aiutarvi a prendervi cura di voi stessi durante l’elaborazione del lutto, anche ritagliandovi attimi di serenità.
Che cosa succederebbe se la morte si prendesse una vacanza e le persone smettessero di morire?
Nel romanzo Le intermittenze della morte, José Saramago immagina un paese in cui, dalla mezzanotte di un giorno qualsiasi, le persone smettono di morire.
Un romanzo estremamente moderno, che ci fa riflettere sul ruolo anche sociale della morte e sull’interruzione volontaria della vita.
Questa domanda c’è stata posta da un socio, curioso di sapere se in Italia esistesse la possibilità di essere cremati all’aperto, su una pira funeraria.
La risposta alla domanda è: no, non è possibile. In Italia vige l’obbligo di essere cremati all’interno di appositi impianti per la cremazione.
Perché, in Italia, le pire funerarie sono vietate?
Condividiamo con voi un’interessante riflessione sul tema del “dolore che non va via”, ovvero quello che in psichiatria viene definito “lutto prolungato”.
Nuove analisi sul sito funerario di Salorno-Dos de la Forca, a Bolzano (Alto Adige), hanno permesso agli archeologici di effettuare una scoperta senza precedenti.
Sul sito è stata rinvenuta una quantità di resti umani cremati (circa 63,5 kg) risalenti alla tarda età del bronzo (tra il 1150 e il 950 a.C.) che supera quella di qualsiasi altro contesto coevo.
Ma la straordinarietà della scoperta non finisce qui.
Nell’augurarvi di trascorrere una bellissima estate, SO.CREM Bologna comunica che da lunedì 13 giugno 2022 a venerdì 16 settembre 2022, l’Associazione è reperibile telefonicamente nei giorni feriali, da lunedì a venerdì, dalle 9:00 alle 12:30 ai seguenti contatti:
I nostri soci che ricevono la rivista sanno già che abbiamo lavorato alacremente per un progetto di grandissima importanza: la fusione con SO.CREM Ferrara.
La Società di Cremazione in Ferrara viene costituita il 20 gennaio 1987 e oggi conta di circa 900 associati; una piccola Associazione che ha difeso e tutelato le disposizioni alla cremazione dei propri soci fino ad oggi.
Approvate due anni fa dalla Commissione Affari Sociali della Camera, le “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post-mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica“.
Queste norme regolano il modo in cui una persona può dichiarare la propria volontà di donare il proprio corpo alla scienza.
Ma cosa significa donare il proprio corpo? Devo pagare qualcosa? Come si può esprimere tale volontà? Scopriamolo insieme.