Secondo uno studio condotto da Coop Funeralcare UK, uno dei maggiori fornitori di servizi funebri del Regno Unito, la cremazione è ormai diventata parte integrante della tradizione funeraria.
Quattro funerali su cinque prevedono la cremazione del defunto e le statistiche indicano che questa pratica ha ormai superato la sepoltura.
«Parlare apertamente della morte ha alleviato molte delle ansie dei miei studenti, insieme alle mie. Studiare i modi in cui altre culture affrontano la fine della vita ci ha permesso di vedere che esiste una varietà di possibili risposte alla fragilità e alla finitudine umana, e ci ha aiutato a riconoscere che la morte è parte integrante della vita. E questa è una buona lezione per tutti noi».
Con queste parole, la Prof.ssa Anita Hannig, docente alla Brandeis University (Massachusetts, USA), sintetizza l’esperienza vissuta durante l’insegnamento al corso “Antropologia del morire e della morte”, che lei stessa ha fondato nel 2016.
“Dopo la mia morte, il mio corpo sarà cremato anche se i miei parenti vivono lontani?”
Anche questa, come molte altre, è una domanda che ci viene posta spesso. E anche in questo caso, per dare una risposta corretta ed esauriente, è necessario distinguere tra due casi differenti.