Vi invitiamo a leggere un interessante post della tanatologa Marina Sozzi, che sul suo blog Si può dire morte si è posta alcune domande molto importanti: al di là dell’innegabile tragedia privata, non sarebbe forse il caso di considerare il cancro come un problema socio-politico di grande complessità? E invece di soffermarsi soltanto sullo “stile di vita” e le abitudini alimentari del singolo individuo, non sarebbe forse opportuno capire qual è il peso effettivo che l’inquinamento ambientale ha nella diffusione di questa (come di altre) patologie?