Oggi parliamo di morte

di Christian Raimo

PARLIAMO DI QUELLO DI CUI PARLIAMO senza parlarne mai: parliamo di morte. Quest’anno, come al solito, sui giornali ne abbiamo parlato moltissimo, vittime del terrorismo, delle guerre, dei naufragi nel Mediterraneo, e poi i morti famosi, come David Bowie, Gianroberto Casaleggio, Prince, tanto da far sembrare il 2016 un anno più funesto degli altri.

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Il caro estinto sui social media

QUANDO SI PENSA AI SOCIAL NETWORK l’ultima cosa che può venire in mente è la morte. Sono strumenti utilizzati per scambiare informazioni, aggiornarsi, cercare l’anima gemella, trovare lavoro… Ma cosa si deve fare quando un utente non c’è più? C’è la possibilità di decidere che ne sarà del proprio account dopo la morte? Ecco le opzioni previste dai principali social media.

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Il biotestamento torna all’esame parlamentare

IL 4 FEBBRAIO SCORSO la Commissione Affari sociali della Camera ha finalmente avviato, per la prima volta nella XVII legislatura, la discussione sul cosiddetto testamento biologico. Sette le proposte di legge all’ordine del giorno, tutte di iniziativa parlamentare. Oggetto della discussione interna alla Commissione sono state in primis le proposte legate al consenso informato e alle dichiarazioni anticipate.

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Death Café a Bologna: la prima volta in Italia

LO SCORSO 29 OTTOBRE si è tenuto a Bologna, presso la sede dell’Associazione Rivivere guidata dal professor Francesco Campione, il primo Death Café italiano. L’evento, che ha riscosso un notevole successo di pubblico, ha costituito l’occasione per discutere liberamente di un tema sempre più tabù per la nostra società: quello della morte. Perché se è vero che ogni giorno siamo esposti alla morte violenta (quella di cui ci parlano continuamente i media), è altrettanto innegabile che qualsiasi discussione sul decesso “naturale” tende a essere accuratamente evitata.

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Cure palliative: sulla legge 38 si può (e si deve) fare di più

LA XVI GIORNATA DI SAN MARTINO ha offerto alla Federazione Cure Palliative l’occasione per fare il punto della situazione sui passi avanti compiuti nell’applicazione della legge 38 sulle cure palliative. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi in Senato, il presidente della Federazione Luca Moroni ha sottolineato che “l’Italia vanta un quadro normativo esemplare a livello europeo e un impegno straordinario da parte delle organizzazioni che operano nelle cure palliative, ma ci sono aree in cui questa forma di assistenza è praticamente inaccessibile”. I dati, del resto, parlano chiaro: nonostante le cure palliative siano ormai largamente riconosciute come una forma di assistenza necessaria per chiunque sia colpito da un male incurabile, a cinque anni dall’entrata in vigore della legge 38 solo il 30% dei malati ha accesso a questo servizio.

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