Il crowdfunding online è un modo relativamente nuovo per ottenere sostegno economico tramite donazioni e, secondo un’analisi svolta in America, è sempre più utilizzato per raccogliere fondi per pagare i funerali.
Tre modi diversi, e originali, per mettere in scena il momento dell’estremo saluto: il funerale. Dai funerali solitari e commuoventi di Still Life a quelli che rappresentano l’unico luogo in cui sentirsi appagati e soddisfatti (Harold e Maude), fino al funerale-festa di famiglia – nel quale tutto andrà come non doveva andare – di Funeral Party.
Una ricerca condotta nel Regno Unito ci permette di riflettere su l’importanza di imparare a gestireil dolore, il lutto e la morte non solo quando ci riguardano direttamente, a seguito del decesso di una persona cara, ma anche quando a soffrire è qualcun altro.
Sin dalla notte dei tempi, l’uomo ha sentito la necessità di celebrare riti funerari che potessero rispondere a molteplici bisogni, non solo a quello basilare della disposizione rispettosa del corpo. Il Dr. Alan D Wolfelt ha analizzato questi riti e ha messo in evidenza le motivazioni che ancora oggi spingono gli uomini a celebrare funerali.
Costituito a Modena all’inizio di questa estate, il Gruppo Nazionale per la Stanza del Silenzio e/o dei Culti. Il Comitato ha lo scopo di promuovere la creazione, all’interno di istituzioni e luoghi caratterizzati dal dolore e dalla sofferenza, di stanze aperte a tutti dove le persone possano contare su momenti di silenzio, di riflessione e di preghiera, senza sentirsi giudicati o in imbarazzo.
Le nuove frontiere della cremazione sono legate al concetto di cenere come nutrimento, finalizzato alla creazione di una nuova vita, affinché la morte non sia più solo sinonimo di perdita e di assenza.
«In Germania, sul totale dei decessi, la cremazione ha raggiunto, nel 2014, una percentuale che si assesta tra il 44 e il 55%. Il totale dei forni crematori presenti in questa regione è di 158, suddivisi tra 85 a gestione privata e 73 appartenenti alla pubblica amministrazione».
LA FEDERAZIONE ITALIANA ALZHEIMER ha deciso di entrare a far parte della Federazione Cure Palliative: un passo importante, dal momento che si tratta della prima associazione che si occupa di demenza a unirsi alle 77 organizzazioni non profit già aderenti.