A seguito delle recenti dichiarazioni di Filippo Anelli, presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici), che si è espresso negativamente sul suicidio medicalmente assistito, ci teniamo a mettere in evidenza alcune delle sue affermazioni, che risultano quantomeno fuori contesto.
Riteniamo importante chiarire alcuni punti del suo intervento, pubblicato il 19 ottobre 2019 su La Repubblica Salute (vedi nota*), perché rischia di contribuire alla confusione, già dilagante, tra eutanasia e suicidio assistito, peggiorando la già scarsa conoscenza degli italiani delle leggi che regolamentano il fine vita.