“Quanto tempo passa tra la morte di una persona e la sua cremazione? Quanto bisogna aspettare? Ci sono tempi standard?”
Quando rispondiamo alle domande sui tempi necessari per una cremazione, ci teniamo sempre a precisare che non esistono tempi standardizzati. Ci sono infatti una serie di fattori che vanno tenuti in considerazione e che influiscono sui tempi d’attesa:
Di recente, su questo stesso sito, abbiamo parlato di una nuova tendenza che si sta diffondendo in America: i cimiteri naturali.
Si tratta di luoghi di sepoltura immersi nella natura, foreste e boschi dove è possibile seppellire i corpi in terra oppure disperdere le ceneri dopo la cremazione.
In risposta a una sempre maggiore sensibilità ambientale, questa stessa tendenza si sta diffondendo anche in Europa, come dimostrano i due esempi che riportiamo di seguito: il primo cimitero naturale di Parigi ed Eden Valley, che sorge vicino a Londra.
Cremazione, sepoltura o tumulazione? Secondo un recente sondaggio, svolto da TermLife2Go* su un campione rappresentativo di 500 persone, il 43% degli americani intervistati vorrebbe essere cremato.
Il restante 57% si divide tra sepoltura in terra e tumulazione in loculo, ma nessuna delle due opzioni ha ottenuto una percentuale pari alla cremazione.
Ma, quali sono i motivi per cui gli intervistati preferiscono la cremazione?
Ogni persona è diversa dalle altre, e ogni persona affronta la morte e il dolore in modo diverso, per cui non esistono regole universali, e precostituite, per affrontare il lutto per la perdita di una persona cara.
Allo stesso tempo, però, ci sentiamo di condividere con voi cinque consigli, che abbiamo estrapolato per voi da un articolo pubblicato su un sito americano – whatsyourgrief.com* – quasi interamente dedicato al tema del lutto.
«La maggioranza delle persone se n’è accorta a malapena, ma la cremazione oggi rappresenta una straordinaria rivoluzione storica e culturale», questo è quanto dichiarato da Philip Jenkins nel suo recente articolo su Patheos*.
Illustre professore di storia dell’Institute for Studies of Religion alla Baylor University, in Texas (USA), analizza l’evoluzione della cremazione, sottolineando che essa è passata da “pratica mostruosa e selvaggia” a una scelta “completamente normale, approvata e persino preferita”.
Nel guardare il recentissimo servizio delle Iene* sui terribili fatti accaduti al polo crematorio di Biella, la nostra Associazione ha provato orrore, disgusto, rabbia e tanta, tantissima tristezza.
Tristezza per i corpi dei defunti, per la violenza disumana con cui sono stati trattati. Tristezza per le famiglie di quei defunti, per il dolore che stanno provando, per l’ingiustizia che stanno vivendo.
Non ci sono parole per esprimere il nostro cordoglio. È una ferita che non si rimarginerà.
Naturalmente non spetta a noi individuare colpevoli e responsabilità per quanto successo, però spetta anche a noi – non solo come SO.CREM Bologna, ma come appartenenti alla Federazione Italiana Cremazione (FIC) – fare qualsiasi cosa sia in nostro potere per impedire che questi fatti si verifichino di nuovo.
SO.CREM Bologna vi invita a partecipare al nuovo programma di BolognAltrove, un ciclo di visite progettate per scoprire i luoghi e i simboli della morte nella città di Bologna.
Ma non solo: BolognAltrove include anche eventi e appuntamenti organizzati dalla nostra Associazione per riflettere insieme sul significato della fine della vita, così da affrontare la nostra mortalità.
Nessuno ci prepara a vivere uno dei momenti più difficili e più dolorosi della nostra esistenza: restare accanto a una persona amata che sta morendo.
In molti casi ci sentiamo soli e impotenti: qualsiasi gesto sembra inutile, qualsiasi parola sembra di troppo. Smettiamo di parlare con la persona che amiamo perché non può risponderci. Smettiamo di toccarla per un vago senso di pudore, o di timore.
SO.CREM Bologna è lieta di invitarvi alla presentazione del libro“Non sono il mio tumore”, scritto da Marina Sozzi e pubblicato da Chiarelettere nella primavera del 2019.
Quando: mercoledì 27 novembre 2019, ore 18:00 Dove: Biblioteca Sala Borsa – Sala Conferenze, Piazza del Nettuno 3, Bologna Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili
Le autorità nordcoreane hanno sancito che tutte le tombe situate vicino alle strade debbano essere rimosse e che tutti i corpi debbano essere cremati, così da fare spazio alla riforestazione*.
È questa la notizia apparsa nel corso della passata estate, della quale veniamo a conoscenza solo adesso. Una notizia che ci lascia sbigottiti e non ci stupisce che i nordcoreani si siano dichiarati scontenti della richiesta del governo.