In Gran Bretagna, la pandemia COVID-19 sembra stia rendendo meno popolare la cosiddetta “Cremazione Diretta”.
E di certo non ci sarebbe da stupirsi. Stiamo infatti tutti vivendo in prima persona gli effetti dell’assenza di riti funebri, e abbiamo ancora negli occhi le immagini dei corpi portati direttamente al crematorio o al cimitero senza alcun tipo di accompagnamento.
Un amico o un famigliare subisce una perdita e, come spesso accade, ci troviamo di fronte all’incapacità di esprimere la nostra compassione e il dolore che proviamo.
Abbiamo paura di dire la cosa sbagliata e peggiorare la situazione, così ci limitiamo a sussurrare “Condoglianze” e passiamo oltre.
In un periodo come quello che stiamo vivendo, poi, in cui non ci può abbracciare o anche solo stringere la mano, diventa ancora più difficile, perché le parole devono sopperire all’assenza di contatto fisico.
In linea con quanto prescritto dal Dpcm 18 ottobre 2020, SO.CREM Bologna si trova costretta a chiudere la propria sede.
Ci teniamo però a rassicurarvi che le attività dell’Associazione vanno avanti e che saremo SEMPRE presenti per i nostri soci, per le loro famiglie e per tutti coloro che avranno bisogno di noi (anche “solo” per avere informazioni).
Il perdurare dell’emergenza sanitaria costringe la nostra Associazione a dover sospendere l’organizzazione di eventi e di convegni, comprese le visite di BolognAltrove.
Però non disperate! Si tratta di una pausa temporanea. Appena sarà di nuovo possibile, saremo felici di ripartire, concretizzando una lunga serie di idee e di progetti, in parte condivisi con altre realtà e associazioni del nostro settore.
Nell’anno 2019, nel nostro Paese si sono registrate 194.669 cremazioni di cadaveri all’anno, alle quali vanno sommate 38.305 cremazioni di resti mortali. In totale, risultano 85 impianti per la cremazione funzionanti.
Aldo Lazzari ha letto per noi il libro “Kintsugi, L’arte segreta di riparare la vita con polvere d’oro” e ci invita a riflettere sul ruolo fondamentale del dolore come crescita e rinascita personale.
Come affrontare il lutto da Coronavirus? Come comprendere quello che è successo e che ci sta succedendo? Come affrontare il senso di morte, di perdita e di smarrimento che questo periodo di emergenza sanitaria porta con sé?
A queste domande risponde il corso online gratuito“La condivisione sociale del lutto da Coronavirus”, organizzato nell’ambito della Scuola Capitale Sociale, che ha inizio il 12 settembre dalle 9.30 alle 13.30 e avrà una durata complessiva di 10 ore diluite in 4 settimane.
Che cosa hanno in comune il telefono del vento del giapponese Itaru Sasaki, la serie TV statunitense UPLOAD, il non più attivo Afterlife Telegrams e Radio Deejay?
In apparenza nulla, in realtà sono quattro esempi che mettono in luce il bisogno umano di continuare a parlare con i defunti, di mantenere vivo il dialogo con chi abbiamo amato e perso.