Secondo quanto emerso dalle ultime statistiche elaborate e pubblicate dalla Cremation Association of North America (CANA), e contrariamente a quanto ci si sarebbe potuto aspettare, il tasso di cremazione negli Stati Uniti e in Canada non è aumentato durante la Pandemia da COVID19.
Nella relazione annuale, CANA ha infatti dichiarato che nel 2020 il tasso di cremazione negli Stati Uniti è stato del 56,1%, mentre nel 2019 era del 54,6%, con un aumento dell’1,5%; una curva di crescita già ampiamente prevista e già riscontrata negli anni precedenti.
Se il tasso di crescita è rimasto costante, il numero dei morti è invece aumentato in maniera spropositata: nel 2020, gli Stati Uniti hanno registrato un 500.000 decessi in più rispetto al 2019, ovvero un +900%.
Una percentuale spaventosa, che ha inevitabilmente visto aumentare sia il numero delle persone cremate (si veda l’immagine di seguito), sia il lavoro per gli oltre 3000 impianti per la cremazione dislocati sul territorio.
Le proiezioni al 2030
Secondo CANA, il tasso di cremazione continuerà a crescere in maniera costante (+1,5% all’anno) e porterà, negli Stati Uniti, al 65,2% nel 2025 e al 72,8% nel 2030. In Canada, dove il tasso di cremazione cresce in media dell’1,1%, si prevede che raggiungerà il 76,8% nel 2025.
Chi è CANA?
Fondata nel 1913, la Cremation Association of North America (CANA) è un’organizzazione internazionale composta da oltre 3.300 membri: operatori di pompe funebri, cimiteri e crematori, fornitori e consulenti del settore.