Aldo Lazzari ha letto per noi il libro “Kintsugi, L’arte segreta di riparare la vita con polvere d’oro” e ci invita a riflettere sul ruolo fondamentale del dolore come crescita e rinascita personale.
«Ho ritrovato il prezioso volumetto sepolto nella mia libreria durante la “segregazione” forzata della primavera scorsa dovuta al famigerato Covid 19. Il libro invita a scoprire e a esplorare l’arte del Kintsugi in tutte le sue sfumature.
Questa antica tecnica, sviluppata in Giappone a partire dal quindicesimo secolo, consiste nell’utilizzare un metallo prezioso per riunire i pezzi di un oggetto di ceramica rotto, rendendolo così un’opera d’arte unica ed evidenziandone le crepe anziché nasconderle.
La filosofia del Kintsugi, però, va ben oltre la semplice pratica artistica, e ci parla di guarigione e resilienza. Riparato con cura, l’oggetto danneggiato pare accettare e riconoscere i propri trascorsi e paradossalmente diventa più forte, più bello, più prezioso di quanto non fosse prima di andare in frantumi.
Una metafora che, dipanandosi, illumina di nuova luce ogni processo di guarigione, riguardi esso una ferita fisica o emotiva. Così come la ceramica prende vita attraverso le linee di frattura, così anche noi possiamo imparare l’importanza della fragilità per crescere attraverso le nostre esperienze dolorose, valorizzarle e capire che sono proprio queste a renderci unici e preziosi.
Consiglio la lettura di questo piacevole testo a tutti coloro che vogliono valorizzare le esperienze che hanno segnato le loro vite per sopravvivere con saggezza ai colpi della sorte».
Recensione di Aldo Lazzari, direttore responsabile della rivista SO.CREM Bologna Informazione