Nel 2015, in Regione Emilia Romagna è stata approvata una delibera che istituisce la Rete delle cure palliative. Una rete che oggi permette di garantire prestazioni a diversi livelli, a partire dai 22 hospice regionali, in parte pubblici e in parte privati accreditati, che nel 2017 hanno garantito assistenza a oltre 5000 pazienti.
Della rete delle cure palliative a Bologna ha parlato la dr.ssa Danila Valenti, direttore dell’Unità Operativa Complessa Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna, durante il convegno Con dignità, senza dolore, organizzato il 12 gennaio 2019 dalla nostra Associazione.
In dettaglio, nella nostra città, la rete delle cure palliative si prende cura dei pazienti, oncologici e non oncologici, in diversi setting assistenziali:
- In ambulatorio, dove le persone possono essere prese in carico anche in una fase precoce della malattia, quindi quando ancora stanno affrontando le terapie (le cosiddette “cure palliative precoci”).
- Presso le cooperative, che prendono in carico il paziente ovunque esso si trovi: a casa, a domicilio, in ospedale.
- Negli hospice: 3 strutture attivate a partire dal 2002 dove, nel 2017, sono stati ricoverati 1138 pazienti.
«Le cure palliative – ha raccontato Danila Valenti nel corso del suo intervento al convegno “Con dignità, senza dolore” – sono un’assistenza globale attiva che subentra quando la malattia non risponde più a trattamenti che hanno come finalità la guarigione.
«Il loro scopo non è quello di accelerare o differire la morte, ma è quello di preservare la migliore qualità di vita fino alla fine.
«Questo non vuol dire che le cure palliative si applichino solo quanto il malato non è in cura: parliamo certamente di malati inguaribili, cioè affetti da malattie dalle quali non si potrà guarire, ma questo non vuol dire che le cure palliative si possano attivare solo nell’imminenza della morte».
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I numeri della rete delle cure palliative
Secondo i dati riportati da Danila Valenti nel corso del suo intervento, nell’anno 2017, i pazienti seguiti in assistenza domiciliare dall’USL di Bologna, oncologica e non oncologica, sono stati:
- 29837, non necessariamente palliativa, perché qui rientrano anche persone anziane malate, che vengono appunto seguite in assistenza domiciliare.
- 2540 pazienti oncologici, di questi 1550 seguiti da ANT e 950 dall’USL di Bologna. Si pensi che, solo nel 2017, ANT ha preso in carico 964 nuovi pazienti.
Nella rete degli hospice bolognesi, nel 2017 sono stati ricoverati:
- 1138 pazienti nei 3 hospice
- 1331 nuove persone prese in carico per le cure palliative precoci (il 70% è seguito dall’anno precedente) nei 12 ambulatori oggi presenti in territorio bolognese.
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Danila Valenti
Medico palliativista specialista in oncologia, direttore dell’Unità Operativa Complessa Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna, membro del Consiglio Direttivo dell’European Association for Palliative Care (Bruxelles).