Un luogo di pace e di bellezza, che possa accogliere le ceneri – e i corpi – dei defunti appartenenti a varie confessioni, così come dei non credenti.
Questo l’ambizioso progetto alla base della volontà di recupero del cimitero di Casola Canina, portato avanti da Valentina Ciardelli ed Enrico Lesca.
L’improvvisa scomparsa del figlio ha infatti spinto i coniugi Lesca a cercare un luogo dove custodire le sue ceneri e hanno subito pensato a questo cimitero, attualmente dimesso e bisognoso di cure.
«Forse non potremmo mai arrivare a dare un senso alla morte di nostro figlio – raccontano Valentina ed Enrico – però vorremmo provare a trasformare un dolore così grande in un segno di speranza e di pace tra i popoli, trasformando il cimitero di Casola Canina nel Primo Cimitero Interreligioso».
Le dimensioni del Cimitero sono modeste e il valore di questo gesto è soprattutto simbolico, tuttavia:
- La piccola cappella può essere adibita alla raccolta di 80 urne cinerarie,
- Il cimitero potrà accogliere il seppellimento di tre salme delle comunità ebraica e islamica
- gli alberi che circondano il poggio, insieme a nuove piante, saranno destinati alla dispersione delle ceneri, secondo il progetto laico Diventare Alberi®.
«Ci siamo riuniti a Casola Canina, per la prima volta, circa un anno fa – ci ha raccontato Domenico Perilli, Presidente di Diventare Alberi® – ed è stata un’esperienza speciale, quasi mistica.
«Oltre a me, a Valentina ed Enrico, erano presenti i referenti delle principali comunità religiose e dei servizi cimiteriali di Bologna.
«Ci siamo disposti attorno a un albero, il sole sbucava oltre le nubi e i pavoni (simboli di immortalità e rinascita) si muovevano tranquilli attorno a noi. A un tratto, un pavone si è innalzato in volo, raggiungendo l’apice della piccola cappella.
«Abbiamo parlato del progetto del cimitero interreligioso e ci siamo stupiti di trovarci pienamente d’accordo, sulla stessa “lunghezza d’onda”; ci siamo sentiti parte di qualcosa di grande, di importante, accumunati da un senso di appartenenza a questo luogo e alla storia di Valentina ed Enrico».
Per promuovere il progetto, e per far sperimentare in prima persona l’aura quasi mistica di questo spazio, è stata organizzata una passeggiata per domenica 23 maggio, su percorsi e a orari differenziati, che si concluderà a Casola Canina.
Chi fosse interessato a partecipare deve necessariamente prenotarsi. Tutti i contatti sono nel programma qui allegato:
Credendo nella validità del progetto di recupero di questo spazio e nell’importanza di creare luoghi di sepoltura aperti a tutte le confessioni religiose e agli atei, SO.CREM Bologna ha deciso di diventare partner dell’iniziativa, sostenendola al meglio delle proprie possibilità.