Le nuove frontiere della cremazione sono legate al concetto di cenere come nutrimento, finalizzato alla creazione di una nuova vita, affinché la morte non sia più solo sinonimo di perdita e di assenza.
Quando si pensa alla cremazione, la prima immagine che viene in mente è quella della corpo che brucia e diventa cenere. Come dimostrano numerosi studi svolti a livello sociologico e antropologico, per alcune popolazioni questa immagine reca con sé un forte senso di liberazione e di sollievo, sia perché l’anima si libera immediatamente del corpo, sia perché si sente di lasciare meno “peso” ai propri cari, liberandoli dalle spese funerarie e cimiteriali legate all’inumazione.
In altri casi, invece, il fuoco che brucia il corpo evoca un senso terrifico, ricollegandosi al terrore atavico di risvegliarsi mentre la cassa prende fuoco (non molto dissimile alla paura di svegliarsi sotto terra) o alle immagini delle streghe bruciate sul rogo ai tempi del Medioevo, dove il fuoco serviva per purificare dal peccato e dalla malattia (si pensi ai roghi resi necessari per bloccare contagi e pestilenze).
In questo quadro, si va delineando anche nel nostro paese, un nuovo significato della cremazione, che vede la cenere come sinonimo di nutrimento, dal quale può nascere una nuova vita, riconducibile al postulato fondamentale di Lavoisier “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
Per fare un albero, ci vuole la cenere
“L’albero è rigenerazione perpetua, rappresenta non solo l’espansione della vita, ma anche la costante vittoria sulla morte”. Gèrard De Champeaux
Diventare Alberi – progetto dell’Associazione Trees – prevede la realizzazione nel territorio di Bologna di un giardino conviviale dove sarà possibile unire le ceneri dei defunti con semi, piante e alberi. Il parco è concepito per diventare un luogo di integrazione tra vita e morte, dove le persone potranno ricordare i propri cari estinti e, allo stesso tempo, trascorrere il tempo tra concerti nel bosco, sessioni di meditazione, lettura, laboratori per bambini… affinché la vita sia parte della morte e la morte sia parte della vita.
Il progetto, che dovrebbe ottenere a breve anche l’appoggio del Comune di Bologna, sta andando avanti e ha già trovato il sostegno di numerose realtà private e pubbliche. In uno dei prossimi numeri di SO.CREM Bologna Informazione approfondiremo il progetto con un’intervista a Domenico Perilli, ideatore e promotore di questa iniziativa che non ha eguali a livello mondiale.
Le ceneri: un dono per il mare
Il progetto ETERNAL REEFS propone un servizio del tutto particolare: la possibilità di collocare, tra il materiale di composizione e costruzione del ReefBall, le ceneri del proprio caro defunto e di dedicarlo, anche con una targa commemorativa, alla persona amata.
Che cos’è una ReefBall? Si tratta di strutture realizzare in calcestruzzo “seafriendly“, ad elevata compatibilità biologica, composte da diverse tessiture superficiali pensate per facilitare la colonizzazione del modulo, così da integrarsi perfettamente nell’ecosistema marino e aiutarne la ripopolazione. Le ceneri del defunto vivono così un continuo scambio con il mare, partecipando al ripopolamento marino.
Un monumento eco-friendly che poggia sul fondo del mare e che genera vita per secoli.
Dalla terra al mare a… lo spazio!
E per chi ha mire espansionistiche più… elevate e sogna di continuare a volteggiare nella volta celeste, dall’America arrivano Eternal Ascent, Angels Flight e Celestis.
Nel primo caso – Eternal Ascent, le ceneri vengono inserite in un palloncino da gonfiare che, arrivato a 7mila metri di altezza cristallizza ed esplode, spargendo nell’aria i resti del defunto.
In Angels Flight, invece, le ceneri vengono mescolate da artificieri esperti dentro ai fuochi d’artificio: al calare della notte, i parenti possono salutare il defunto con un indimenticabile spettacolo di colori e di luci.
E se avete le possibilità economiche, potete scegliere di far trasportare in orbita qualche grammo delle vostre ceneri a bordo di un’astronave; basta avere a disposizione tra i 5mila e i 40mila dollari…