Anche per l’anno 2019, la cremazione si è confermata in crescita non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Lo dimostrano le ultime statistiche pubblicate dalla International Cremation Society (ICS) nel numero dedicato Statistics Issue 2020, allegato al numero 86 della rivista PHAROS INTERNATIONAL.
I dati elaborati da ICS ci permettono di confrontare numeri e percentuali della cremazione a livello mondiale per gli anni 2019 e 2018.
Il Giappone si conferma ancora il paese con la percentuale più elevata di cremazioni: il 99,97% delle persone decedute ha infatti scelto di essere cremata. Segue Hong Kong con il 92,26% di cremazioni sul totale dei decessi.
Quando si guarda al numero di cremazioni effettuate nell’anno 2019, al primo posto troviamo però gli Stati Uniti d’America, con 1.550.241 cremazioni pari al 54,59% dei decessi.
Numeri elevati si segnalano anche in Germania (circa 646mila – 69% dei decessi), in Regno Unito (circa 472mila – 78% dei decessi) e in Tailandia (circa 404mila – 80% dei decessi).
Interessante da citare è il caso della Spagna che, in poco più di 10 anni, ha visto crescere il numero delle cremazioni in maniera vertiginosa.
Nel 2006, infatti, le cremazioni annue erano circa 78.000 (21% sul totale dei decessi), mentre nel 2018 sono arrivate a 175.618 e al 41,22%! Un risultato notevole, che si ipotizza continuerà a crescere.
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Da citare, inoltre, il caso della Grecia che, finalmente, entra nelle statistiche per la cremazione. Nel 2019 è stato infatti costruito il primo impianto per la cremazione a Ritsona, a nord di Atene.
Nel suo primo anno di attività, il crematorio ha registrato 447 cremazioni, che rappresentano lo 0,39% della popolazione deceduta.
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E l’Italia?
Conferma numeri in crescita anche il nostro Paese che, nel 2019, ha registrato 194.669 cremazioni annue, con un 30,68% sul totale dei decessi e 85 impianti per la cremazione.
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