87 impianti per la cremazione. 277.106 cremazioni all’anno. 44.132 cremazioni in più rispetto all’anno 2019. 41.176 cremazioni effettuate solo nella regione Emilia Romagna.
Sono solo alcuni dei dati riportati da SEFIT-UTILITALIA che, ogni anno, si occupa della raccolta sistematica e della diffusione di dati statistici sulla cremazione in Italia.
Sono dati che ci mostrano un quadro di indubbia crescita, soprattutto per quanto riguarda la cremazione di feretri che, nel 2020, hanno raggiunto la quota di 247.840 cremazioni, con una crescita del 27,31% rispetto all’anno 2019.
In netto calo, invece, la cremazione di resti mortali: nel 2020 siamo scesi a 29.266 (con un calo di 9.039 rispetto all’anno 2019).
Il motivo è presto spiegato: nel corso della Pandemia, gli impianti per la cremazione si sono ritrovati ad affrontare un numero di defunti molto superiore alla media e le norme ministeriali hanno deciso di posticipare, a data da destinarsi, le cremazioni dei resti mortali.
In media, a livello nazionale, i singoli impianti per la cremazione hanno effettuato:
- 2849 cremazioni di cadaveri;
- 336 cremazioni di resti mortali;
- 3185 cremazioni in totale.
Tra cadaveri e resti mortali, nel nostro Paese si sono dunque registrate 277.106 cremazioni, che ci portano al quarto posto in Europa per numero di cremazioni (dopo Gran Bretagna, Germania e Francia).
L’impatto della cremazione
Per quanto riguarda la mortalità, secondo i dati diramati dall’ISTAT, nel 2020 si sono registrati 746.146 decessi, ovvero 111.714 persone decedute in più rispetto all’anno 2019.
L’incidenza della cremazione sul totale dei decessi è stata del 33,22%, con un incremento eccezionale del 2,45% (per intenderci, nel 2019, l’incremento medio annuo era dell’1,76%).
Rispetto alle altre forma di sepoltura, la cremazione ha nettamente superato l’inumazione in terra e si contende il primo posto con la tumulazione in tomba:
Inumazione in terra | 147.364 | 19,75% (sul totale dei decessi) |
Tumulazione in tomba | 350.942 | 47,03% (sul totale dei decessi) |
Cremazione | 247.840 | 33,22% (sul totale dei decessi) |
La cremazione in Emilia Romagna
Nell’anno 2020, l’Emilia Romagna ha registrato un numero complessivo di 41.176 cremazioni (di queste 34.009 sono cremazioni di cadaveri, con un aumento del 15,21% rispetto all’anno 2019).
Bologna continua ad essere la città detentrice del maggior numero di cremazioni annue, grazie in primo luogo al Polo Crematorio di Borgo Panigale (BO) e all’impianto per la cremazione di Molinella (BO).
Come visibile dalla tabella sottostante, entrambi gli impianti sono in crescita e l’impianto di Borgo Panigale raggiunge il numero di cremazioni più alto all’interno della nostra Regione.
città | numero di cremazioni | incidenza sui decessi | +/- cremazioni rispetto al 2019 |
Borgo Panigale (BO) | 7.698 | 3,11% | +3.037 |
Cesena (FC) | 1.797 | 0,73% | +269 |
Copparo (FE) | 2.448 | 0,99% | +226 |
Faenza (RA) | 1.632 | 0.66% | +258 |
Ferrara (FE) | 3.179 | 1,28% | +769 |
Modena (MO) | 4.640 | 1,87% | +1.450 |
Molinella (BO) | 1.461 | 0,59% | +194 |
Parma (PR) | 2.918 | 1,18% | +552 |
Piacenza (PI) | 2.853 | 1,15% | +419 |
Ravenna (RA) | 1.399 | 0,56% | +217 |
Reggio Emilia (RE) | 1.604 | 0,65% | +415 |
Rimini (RN) | 2.308 | 0,96% | +281 |