Domenica 5 novembre 2023, abbiamo visitato i luoghi della cremazione costruiti all’interno del Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna.
L’occasione di questa visita è nata grazie alla presentazione del libro “Il corpo della Medusa” di Luca Martini, organizzata dalla nostra Associazione insieme a Bologna Servizi Cimiteriali all’interno del Pantheon.
Dopo la presentazione del libro, i partecipanti all’evento hanno seguito Alice Spiga, direttrice di SO.CREM Bologna, in una visita inconsueta alla scoperta dei luoghi della cremazione: l’ara crematoria, il cinerario coperto e scoperto, il Giardino delle Rimembranze.
Scopriteli insieme a noi!
L’Ara Crematoria
Costruita nel 1889 su progetto di Arturo Carpi e per volontà della Società di Cremazione che aveva mosso i suoi primi passi in città sin dal 1880.
La costruzione dell’Ara Crematoria su a carico della municipalità, mentre la Società di Cremazione si occupò di comprare i forni, raccogliendo fondi tra i 250 iscritti.
La prima cremazione fu quindi il 28 giugno 1889, nello stesso anno in cui la Società di Cremazione si costituì ufficialmente, depositando il primo Statuto presso il Regno d’Italia.
I primi forni crematori erano basati sul “Sistema Vanini”, dal nome dell’ingegnere milanese che li aveva inventati, dando un primo impulso tecnologico alla pratica della cremazione.
L’antica Ara Crematoria (ormai obsoleta e troppo piccola) resterà in funzione fino al 2012, anno in cui viene inaugurato il nuovo Polo Crematorio di Borgo Panigale.
Il Cinerario coperto e scoperto
Nel 1894, cominciarono già i primi problemi su dove conservare le urne di coloro che venivano cremati. L’aula della Misericordia della Certosa – scelta allo scopo – era troppo piccola e inadatta.
Sempre su impulso della Società di Cremazione, ci vorranno molti anni prima che venga inaugurato il cinerario coperto e scoperto, con una cerimonia molto commuovente.
Parenti e amici dei defunti formarono un corteo, portando le urne dall’aula della Misericordia al nuovo cinerario, collocandole finalmente in un luogo adeguato.
Il Cinerario fu costruito su progetto dell’ing. Carpi Arturo, nato a Bologna nel 1864 e famoso per aver co-progettato, tra le varie cose, il Mercato delle Erbe.
Dettagli da tenere presenti nel Cinerario coperto sono la volta ellittica del soffitto, tipica dell’architettura del 1800 e la quasi totale assenza di simboli cristiani o massonici.
Le due statue, dal portamento ieratico e severo, che troneggiano e dominano lo spazio sono i monumenti funebri del Rimini e del Grazioli.
Ultima notazione meritano le decorazioni in bronzo realizzate dallo scultore Arturo Orsoni, figlio di un fabbro e maestro nell’arte di creare con questo materiale.
Il Cinerario prosegue anche all’esterno, dove le tombe e i monumenti funebri vivono in completa simbiosi con la vegetazione, creando un luogo quasi bucolico.
L’area di dispersione delle ceneri
Il Giardino delle Rimembranze è il luogo deputato alla dispersione delle ceneri dentro il Cimitero Monumentale della Certosa. È un’area moderna: il primo lotto è nato nel 2006, poi espanso nel 2016.
Si tratta di un prato verdissimo chiuso da siepi e cipressi, con al centro un doppio cerchio di sassi di fiume, dove vengono disperse le ceneri.
Lo spazio è stato progettato dall’Ing. David Rango, in collaborazione con l’Ing. Tina Caravetta e la dott.ssa Maria Bacchini del Comune di Bologna.
L’opera in bronzo, collocata a decorazione del giardino, è dello scultore Ercole Dei ed è datata tra il 1955 e il 1956: si intitola “La voce dello spazio”.
La panchina, invece, è stata appositamente restaurata e collocata sotto ai meravigliosi cipressi per permettere alla persone di dedicare del tempo al ricordo dei defunti qui dispersi.
Per ricordare i cari defunti, proprio in questo luogo, il 2 novembre 2020 è stata organizzata una cerimonia in ricordo delle persone decedute durante la Pandemia, con la deposizione di una installazione floreale.
Per approfondire
SO.CREM Bologna – La storia dell’Associazione
Storia e Memoria di Bologna – La nascita della cremazione in Italia
Storia e Memoria di Bologna – La galleria del cinerario e l’ara crematoria
Oltre Magazine – Il Giardino delle Rimembranze
Nella foto in evidenza: Statua del Dolore della Tomba Rimini, nella galleria del Cinerario Coperto del cimitero della Certosa di Bologna. Monumento realizzato da Silverio Montaguti (1870-1947). Foto di Pataf da Wikipedia Commons.