Che cosa ci sarà nel futuro della cremazione? Questa domanda è stata posta a una lunga serie di esperti del settore funerario in occasione della centesima convention della Cremation Association of North America (CANA), svoltasi in agosto 2018 a Fort Lauderdale, in Florida.
Di seguito, abbiamo selezionato, tradotto e rielaborato per voi 9 risposte che, a nostro parere, sintetizzano molto bene quello che potrebbe succedere anche nel mercato italiano della cremazione.
1.Tommie Kamm, comproprietaria di All-States Cremation
«I Millennials non compreranno urne da Showroom costose o Slideshow di immagini perché saranno in grado di acquistarne o crearne di propri. La generazione di domani vorrà una cremazione rapida, poco costosa e tecnologicamente all’avanguardia. Posso già sentire: “Hai un’app per quello?”»
2. Sarah Wood, Responsabile della North Sacramento Funeral Home, Califormia
«Gli impianti crematori saranno molto più avanzati e molto più grandi, così da accogliere i decedenti in continua crescita. Saranno più ecologici in termini di efficienza e di gas naturale richiesto per il processo di cremazione. I crematori godranno di grande stima perché saranno parte integrante dell’industria.»
3. Anonimo
«I cimiteri e i memoriali lasceranno spazio a dispersioni parziali* in più luoghi associati alla storia personale del defunto. Ci saranno celebrazioni commemorative sempre più personalizzate basate sulla vita del defunto stesso.»
4. Larry Stuart, Cremation Strategies & Consulting
«Nei prossimi decenni, o addirittura secoli, non so che cosa influenzerà la popolarità o la scomparsa della cremazione, ma so che una tecnologia sempre più avanzata avrà un ruolo importante nel modo in cui trattiamo i nostri morti, e forse cambierà anche il modo in cui li commemoriamo. La certezza della morte e il suo effetto su di noi creerà sempre la necessità di un rito funebre.»
5. Anonimo
«La cremazione sta vaporizzando i resti, aprendo la strada alla creazione di memoriali virtuali per i nostri defunti, che diventeranno essenziali dal momento che lo spazio per la conservazione sarà sempre più limitato.»
6. Anonimo
«Nell’anno 2118, le case funerarie saranno una cosa del passato, sostituite da Centri di Cremazione (CC), dove le famiglie saranno testimoni e osserveranno la cremazione. Ogni CC avrà colombari e nicchie dove saranno conservate le urne; affidare l’urna a casa non sarà popolare e nemmeno incoraggiato. Le cremazioni non saranno più a base di fuoco (il gas sarà troppo prezioso), quanto piuttosto a base di acqua/sostanze chimiche.»
7. Tim Fonkert, direttore di pompe funebri
«La cremazione arriverà al 90%. Le urne biodegradabili e la dispersione delle ceneri saranno la norma. La spedizione delle ceneri nello spazio aumenterà del 60%.»
8. Albert Chang, cofondatore di PartingPro
«Man mano che la popolazione diventerà più esperta dal punto di vista tecnologico, la prima impressione che i consumatori cercheranno sarà online; il che significa che i fornitori di servizi per la cremazione dovranno avere una forte presenza su internet. Come in ogni altro settore, crescerà esponenzialmente anche il numero di acquisti online e i consumatori attribuiranno un enorme valore alle tecnologie che li sapranno aiutare nella scelta.»
9. Clark McMullen, Artistic Urns
«La cremazione garantirà maggiori opportunità di commemorare, ricordare e onorare la vita delle persone che abbiamo amato e perduto.»
Note al testo
*In Italia non è possibile disperdere le ceneri di un defunto in più luoghi diversi, ma solo in un singolo luogo (la divisione delle ceneri è infatti punita severamente dalla Legge). Questo però non significa che, tra cento e più anni, le cose non possano cambiare.
Per approfondire
Tutte le risposte, in lingua inglese, sono disponibili nell’articolo pubblicato su connectingdirectors.com.