In questi mesi del tutto fuori dall’ordinario, nei quali le persone vivono e muoiono isolate, nei quali sono sospese le visite a chi soffre ed è malato, nei quali sono cancellati i funerali e i cimiteri sono chiusi, ci siamo chiesti: cosa si possa fare per dare sollievo a chi soffre per un lutto?
La risposta a questa domanda è arrivata su due fronti:
Da una parte, abbiamo trovato (e già pubblicato su questo stesso sito) le Associazioni che, in Italia, offrono un sostegno psicologico gratuito a chi soffre per un lutto e, più in generale, a chi ha bisogno di conforto.
Dall’altra parte, abbiamo individuato un video molto concreto, pubblicato dall’Associazione Maria Bianchi, con sede a Bigarello (MN), impegnata nell’assistenza relazionale ai malati terminali e alle persone in lutto.
Nel video, il dott. Nicola Ferrari, psico-pedagogista, offre molteplici molteplici consigli su come vivere il lutto in questo particolare momento, dando spazio al dolore e ai ricordi, creando momenti rituali che possano, almeno in parte, compensare l’assenza del funerale.
In particolare, il dott. Ferrari consiglia di:
1. Create un tempo e uno spazio per il lutto
Nel corso della giornata, stabilite un momento in cui dedicare del tempo alla persona che non c’è più. Un momento specifico e prestabilito, in cui fermare tutto il resto – pensieri e attività – e dedicarvi solo a voi e al ricordo del defunto.
Per fare questo, è importante individuare anche uno spazio, in casa, dove posizionarsi ogni volta. Uno spazio che sia accogliente, che inviti alla narrazione.
2. Date voce al dolore
Una volta scelto tempo e luogo, narrate il vostro dolore. Potete chiudere gli occhi e raccontarlo a voi stessi, oppure potete parlarne con qualcuno (di persona o al telefono).
Se non ve la sentite di parlare, potete scrivere o disegnare, l’importante è entrare in contatto con i vostri sentimenti e lasciarli liberi di uscire, di esprimersi.
3. Date spazio ai ricordi
Oltre a narrare i vostri sentimenti, date spazio ai ricordi legati alla persona che avete amato e perso; ricordate e/o condividete la sua vita, i momenti trascorsi insieme, quello che ha significato per voi.
Ricostruirne il ricordo vi aiuterà a fare in modo che gli ultimi, dolorosissimi giorni della sua vita non diventino l’unico ricordo, dominante e invasivo, della persona defunta.
4. Create dei rituali
Rendete “rituale” questo momento di ascolto del dolore e di recupero dei ricordi. Basta accendere una candela, tenere vicina una sua foto, ascoltare un brano musicale, leggere una poesia, mangiare qualcosa che il defunto amava; tutto è concesso purché vi aiuti a sentire il defunto vicino a voi.
Per approfondire:
Consigliamo vivamente la visione integrale del video, dove il dott. Ferrari approfondisce quanto abbiamo sintetizzato e offre altri utili consigli:
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