La religione cattolica ammette la cremazione? La risurrezione del corpo è possibile anche se il defunto viene cremato? Perché la chiesa cattolica preferisce la sepoltura del corpo alla cremazione?
Queste sono solo alcune delle domande che ci vengono rivolte in Associazione da persone che temono di andare contro i precetti della loro religione scegliendo la cremazione.
La risposta a queste domande parte da un presupposto storico: nell’anno 1963, la Chiesa Cattolica ha infatti riconosciuto la legittimità della pratica crematoria purché non venga scelta per motivi contrari alla dottrina cristiana.
Il medesimo parere è stato ribadito in tempi più recenti tramite la divulgazione dell’Istruzione “Ad resurgendum cum Christo”, dove si ribadisce che «Laddove ragioni di tipo igienico, economico o sociale portino a scegliere la cremazione, scelta che non deve essere contraria alla volontà esplicita o ragionevolmente presunta del fedele defunto, la Chiesa non scorge ragioni dottrinali per impedire tale prassi, poiché la cremazione del cadavere non tocca l’anima e non impedisce all’onnipotenza divina di risuscitare il corpo e quindi non contiene l’oggettiva negazione della dottrina cristiana sull’immortalità dell’anima e la risurrezione dei corpi».
La posizione della Chiesa Cattolica sulla cremazione è dunque chiara e favorevole. Allo stesso tempo, però, non va dimenticato che la chiesa cattolica continua a incoraggiare la sepoltura del corpo.
Per quali motivi?
- La Chiesa Cattolica favorisce la sepoltura per prendere le distanze dalle religioni orientali, che ritengono che il destino ultimo del corpo debba essere la disintegrazione (in Giappone e in India, dove il Buddismo è la religione dominante, il fuoco è parte integrante dei riti funebri).
- La cremazione non impedisce in alcun modo la risurrezione, però la sepoltura è vista come la “messa a riposo del corpo” che, così come scritto nella Bibbia, rimane in attesa, come addormentato, della risurrezione.
- La Chiesa Cattolica considera la dispersione delle ceneri e l’affido dell’urna in casa come “derive panteiste, naturaliste o nichiliste” e non le ammette. E, per evitarle, preferisce l’integrità corporea della sepoltura.
Detto tutto questo, ricordiamo che le norme italiane ammettono sia la cremazione sia la dispersione delle ceneri e l’affido in casa, ma è giusto che ognuno sia correttamente informato anche degli aspetti religiosi, in modo da poter scegliere liberamente la destinazione del proprio corpo dopo la morte.