Fino a pochi decenni fa, erano poche le persone che si preoccupavano del destino del corpo di un’animale da compagnia defunto, oggi invece sono in continuo aumento le richieste di cremazione singola e le famiglie scelgono di portare a casa le ceneri in un’urna, a imperituro ricordo.
In crescita sono anche le richieste di collocazione dell’urna all’interno di appositi cimiteri per animali; alcune Regioni si stanno persino muovendo per far sì che l’urna possa essere deposta nello stesso loculo del padrone.
Non stupisce quindi che il Comune di Bologna abbia di recente approvato un piano di investimenti per la creazione di un cimitero per animali e che la Casa Funeraria TerraCielo di Modena ospiti un ciclo di incontri per la formazione degli operatori su come gestire i funerali per animali.
Un vero e proprio cambiamento culturale, che oggi ha ampliato le possibilità di scelta dei proprietari di animali domestici. Non si lascia più tutto nelle mani del veterinario, ma si sceglie liberamente quale strada seguire.
Che cosa si può fare
In sintesi, oggi il proprietario dell’animale defunto può:
- Sotterrare il corpo dell’animale in ambito privato (come il giardino di casa);
- Far sotterrare il corpo in un cimitero per animali;
- Far cremare il corpo dell’animale.
In materia di cremazione, è possibile scegliere tra tre tipologie di cremazione*:
- Cumulativo e indistinto: le spoglie dell’animale vengono cremate con altri animali defunti. Questo significa che non è più possibile distinguere le ceneri del proprio animale da quelle degli altri. È il procedimento meno costoso, ma non si ha poi l’urna con le ceneri da “portare a casa” come ricordo.
- Singolo: l’animale viene cremato da solo. Ovviamente, la cremazione singola è più costosa, ma le ceneri vengono riposte dentro un’urna, che resta come ricordo.
- Cumulativo distinto: se il forno crematorio lo consente, gli animali vengono cremati insieme, ma in scomparti separati, in modo che sia possibile la raccolta individuale delle ceneri.
Al contrario di quello che accade con le ceneri umane, che sono regolamentate da specifiche leggi in materia cremazione, il padrone dell’animale è lasciato libero di scegliere che cosa fare con le ceneri dell’animale (senza dover richiedere autorizzazioni, che invece sono obbligatorie quando si parla di ceneri umane):
- Può disperderle, anche in più luoghi, dividendo le ceneri stesse (cosa vietata quando si parla di ceneri di esseri umani);
- Può tenerle in casa;
- Può collocarle in un cimitero per animali;
- Può trasformarle in oggetti ricordo;
- Può seppellire l’urna in giardino, ma solo se l’urna è biodegradabile.
A chi ci si può rivolge?
Il punto di riferimento principale, quando muore un animale domestico, resta ancora il veterinario, che sa indirizzare il padrone dell’animale verso i referenti più idonei a seconda della scelta – cremazione o interramento.
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Indice delle fonti:
* Daniele Fogli, Quando muoiono gli animali da compagnia, Oltre Magazine, luglio/agosto 2016.