Il prossimo 10 aprile, nella sede della nostra Associazione (via Irnerio 12/3, Bologna), si terrà la riunione del Comitato della “Stanza del Silenzio e dei Culti”.
A distanza di circa sessantanni dalla realizzazione della prima “Sala della meditazione” (nel 1954, l’allora segretario generale delle Nazioni Unite – Dag Hammarskjold – l’aveva voluta nel Palazzo di vetro per avere e offrire un luogo di quiete e di meditazione), in Italia stanno sorgendo le Stanze del silenzio e dei culti in luoghi dove le persone cercano una guarigione fisica.
«Dietro alla progettazione – racconta il prof. Alessandro Bonardi, referente progetto “Stanza del Silenzio e dei Culti” – c’è la convinzione che quando il corpo è malato anche lo spirito ha bisogno di cure, e questo riguarda non solo le persone ricoverate, ma anche i familiari e gli amici.
«Come negli ospedali esistono le cappelle cattoliche, che offrono un servizio spirituale e liturgico, è nata l’esigenza di offrire a tutti un luogo neutro, soprattutto considerata l’estrema diversificazione delle credenze.
«Una stanza – conclude Bonardi – per fare silenzio, meditare, rigenerarsi, leggere, ricevere ascolto e conforto; della quale potrebbe giovarsi anche il personale sanitario».
Al momento attuale sono già presenti circa 14 “Stanze” nel settore sanitario-ospedaliero, ma il Gruppo ha intenzione di estendere l’iniziativa alle città, ai cimiteri (per quanto riguarda le Sale del Commiato, ma con attenzione alle “specificità Culturali e Religiose”), alle Istituzioni (come le Università), alle carceri, agli hospices…
Per questo motivo, all’interno del comitato sono state coinvolte persone specializzate in campi differenti – filosofi, psicologi, sociologi, tanatologi, mediatori, formatori, professori – e attive in molteplici città del Nord Italia, in modo che ognuna di esse possa portare la propria esperienza e le proprie conoscenze.
Essendo parte integrante del gruppo di lavoro, SO.CREM Bologna vi terrà informati sulle iniziative che verranno portate avanti e sui risultati che, via via, si otterranno.