Come si cura il dolore cronico in Europa?

IL DOLORE E’ UN PROBLEMA sotto-stimato pur essendo la principale causa di sofferenza e di ridotta qualità della vita con rilevanti costi sociali ed economici: in Europa colpisce 1 cittadino adulto su 5 con conseguenti 500 milioni di giornate lavorative perse, l’equivalente di 34 miliardi di euro. 

Questi sono alcuni dati presentati dal prof. Hans Kress, Presidente dell’Efic (European Pain Federation) che, durante il convegno Impact proactive 2014 a Firenze, ha dipinto la situazione europea in relazione al dolore e alla sua gestione.

L’incontro di Firenze è stata un’occasione di scambio tra specialisti nel settore, esperti nazionali e internazionali, associazione e federazioni che lavorano sul tema del dolore. Tra queste spicca a livello internazionale l’Eifc che è un’ organizzazione professionale multidisciplinare nel campo della medicina del dolore, fondata nel 1993. Ha come sede centrale Bruxelles e raccoglie 36 società nazionali sullo studio del dolore in Europa e 20.000 tra scienziati, medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi e altri operatori sanitari di tutta Europa. Gli obiettivi principali sono: sviluppare la medicina del dolore e la ricerca in questo settore; dare la massima disponibilità delle migliori pratiche di gestione del dolore; fornire l’adeguata formazione in medicina del dolore a livello universitario e post-laurea. Come ha sottolineato Kress: “il dolore è un problema sotto-stimato e sotto-trattato pur essendo la principale causa di sofferenza e di ridotta qualità della vita soprattutto nel caso di cancro, invecchiamento, lesioni traumatiche, danni ai nervi, chirurgia e trattamento insufficiente del dolore acuto. Il dolore cronico poi è un’epidemia sotto riconosciuta.”  (…)

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