1888 | Il governo Crispi vara una legge sulla tutela dell’igiene pubblica che, per la prima volta, colloca la pratica crematoria in una sfera di libertà ammessa dallo Stato e, quindi, demandata all’iniziativa di coloro che intendono praticarla. |
1889 | La società di cremazione di Bologna viene fondata da un gruppo di liberi pensatori con lo scopo di diffondere la pratica crematoria intesa, all’epoca, come uno strumento polemico nei confronti della cultura cattolica, che aveva identificato nell’inumazione la modalità esclusiva di seppellimento dei defunti. Entra in funzione il forno a legna installato presso l’Ara Crematoria della Certosa. |
1899 | Lo statuto dell’Associazione viene approvato con Regio Decreto del 19 novembre, che riconosce l’associazione come Ente Morale, ovvero come persona giuridica senza fini di lucro e dotata di autonomia patrimoniale. L’ordinamento del tempo relega la cremazione in una sfera di mera libertà dell’individuo: gli interessati possono farlo, ma a loro cura e spese. |
1963 | La Chiesa Cattolica riconosce la legittimità della pratica crematoria purché “non scelta per motivi contrari alla dottrina cristiana e autorizza i riti nella sala crematoria col solo limite di (…) evitare (…) pericolo di scandalo o di indifferentismo religioso”. |
1987 | La legge n. 440 del 29 ottobre qualifica la cremazione come un diritto della persona, elevandola al rango di pubblico servizio. La cremazione è così equiparata all’inumazione in campo comune, e le relative spese sono attribuite ai Comuni. |
1989-91 | Vengono installati presso l’Ara Crematoria della Certosa due nuovi forni a gas, che garantiscono tempi di cremazione molto più ridotti. |
1990 | Un nuovo regolamento di polizia mortuaria stabilisce che, per procedere alla cremazione, è sufficiente l’iscrizione a un’associazione riconosciuta, oppure la dichiarazione testamentaria della propria volontà crematoria o l’attestazione dei parenti, espressa attraverso atto notorio. |
1992 | L’associazione stipula una convenzione col Comune di Bologna, pattuendo una riduzione della tariffa ministeriale del 25%, e inizia a esercitare il pubblico servizio sul territorio. Convenzioni analoghe sono poste in essere anche con diversi comuni limitrofi. |
1992-95 | Viene realizzata un’imponente campagna pubblicitaria (che si avvale soprattutto della cartellonistica stradale) per sensibilizzare i cittadini sul tema della cremazione. Nel 1994 l’associazione assume ufficialmente la denominazione di SO.CREM Bologna. |
1996 | L’associazione aderisce all’International Cremation Federation (ICF), federazione riconosciuta dall’ONU che ha sede a l’Aja e può contare sull’adesione di associazioni e federazioni cremazioniste di tutto il mondo. |
1997 | SO.CREM Bologna organizza sull’Isola d’Elba un congresso internazionale intitolato I problemi cimiteriali nell’Europa postindustriale. All’evento prendono parte autorevoli esponenti dell’ICF, alti prelati della Chiesa cattolica, uomini politici, intellettuali e rappresentanti di numerose amministrazioni comunali italiane. Gli atti vengono pubblicati in volume nel novembre dello stesso anno. |
1998 | L’associazione cura e finanzia la pubblicazione del prestigioso volume La Certosa di Bologna – immortalità della memoria. Grazie ai saggi storico-artistici di insigni studiosi (fra i quali il celebre critico letterario Ezio Raimondi) e a una ricca documentazione fotografica, quest’opera – la prima in Italia dedicata al tema – ha segnato una tappa importante del processo di riqualificazione e rivalutazione del cimitero bolognese. |
2000 | La Legge Finanziaria trasferisce ai superstiti l’onere del servizio di cremazione. L’associazione decide di farsi carico di quel costo, mantenendo così la gratuità del servizio per i propri soci. |
2001 | Il governo vara una nuova disciplina della pratica crematoria con la Legge 130 del 30 marzo, che riconosce, per la prima volta in Italia, il diritto alla dispersione delle ceneri. Viene pubblicata, sempre a cura e con il sostegno dell’associazione, la Guida alla Certosa di Bologna. |
2002 | Il Comune di Bologna affida la gestione di tutti i servizi cimiteriali, cremazione inclusa, alla MultiUtility Hera Spa. La decisione cambia radicalmente la posizione economica di SO.CREM, che a partire dal 2004 si vede costretta a revocare la gratuità del servizio di cremazione per i propri soci. |
2003 | Per la gestione dei servizi di cremazione viene costituita Herasocrem Spa, partecipata da Hera al 51% e da SO.CREM Bologna (attraverso Socrembologna Srl) al 49%. |
2012 | Nei primi mesi dell’anno sono ultimati i lavori di costruzione e messa a punto del nuovo polo crematorio di Borgo Panigale. I vecchi forni dell’Ara crematoria della Certosa (ormai obsoleti) vengono dismessi, ed entrano in funzione quelli nuovi di Borgo Panigale. Il 31 ottobre viene ufficialmente inaugurato il nuovo Polo crematorio, la cui sala del commiato è intitolata alla memoria del presidente Guido Stanzani, scomparso il 4 marzo dello stesso anno. |
2013 | Dopo il ritiro di Hera, Bologna Servizi Cimiteriali Srl (BSC) subentra nella gestione dei servizi cimiteriali e necroscopici e dell’impianto crematorio. La società è controllata al 51% dal Comune di Bologna e al 49% da SPV Bologna Spa. Herasocrem Spa viene posta in liquidazione e SO.CREM Bologna esce dalla gestione diretta del servizio di cremazione. |
2015-2016 | Il Consiglio direttivo decide di affidare la conduzione dell’Associazione a due dipendenti: un segretario amministrativo e un direttore operativo. In questi anni viene rifatto il vecchio sito dell’Associazione, per dargli una veste più moderna e SO.CREM Bologna approda sui principali Social Network – Facebook, Twitter e YouTube – con pagine dedicate. La collaborazione con Bologna Servizi Funerari e con il Consorzio Imprese Funebri permette la nascita di un nuovo Mandato Post Mortem per il Funerale. |
2017 | Dal 2017 ad oggi, l’Associazione intensifica l’attività promozionale sul territorio attraverso l’organizzazione di molteplici iniziative: eventi, convegni, visite guidate. Si veda alla pagina Eventi e Convegni. |
2020 – 2021 | SO.CREM Bologna decide di spostare la sede sociale da via Irnerio 12/3 a via Emilia Ponente 152/A. Il trasloco avviene in febbraio 2021 |
2022 | SO.CREM Bologna entra a far parte del RUNTS – Registro Unico Nazionale del Terzo Settore con num. 24783 del 19/12/2022. |
2023 | La Croce Rossa Italiana ha conferito a SO.CREM Bologna la medaglia di benemerenza “Il Tempo della Gentilezza” nella classe di Bronzo. Ulteriori informazioni nell’articolo Un premio importante per SOCREM Bologna |