Vite specialiÈ nato Vite Speciali, l’unico sito italiano che tratta tutte le tematiche relative alla morte e al morire: non solo filosofia e cultura, ma anche informazioni pratiche (come scrivere un testamento, effettuare donazioni, scegliere un funerale) e psicologiche (affrontare un lutto, parlare della morte ai bambini), passando per argomenti della vita quotidiana di interesse generale.

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Dal blog Cadoinpiedi.it, vi proponiamo un’interessante intervista alla tanatologa Marina Sozzi.

“In Belgio si discute sulla possibilità di estendere l’eutanasia ai minori. In Italia Vincenzo Di Sarno, detenuto nel carcere di Poggioreale, a Napoli, con un tumore al midollo, si è appellato al Presidente della Repubblica Napolitano “perché oramai sono allo stremo delle forze sia fisiche che mentali… mi conceda la pena di morte”.
Le discussioni sulla bioetica e sulla libera scelta di darsi la morte tornano ciclicamente. Ogni volta, accompagnate da mille dubbi. “Dietro le discussioni sull’eutanasia c’è sicuramente una grande paura di morire che è tipica della nostra società”, ha spiegato a Cadoinpiedi.it Marina Sozzi, tanatologa, autore di Sia fatta la mia volontà (Chiarelettere, 2014).

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front6829773LA LOMBARDIA E’ AL PRIMO POSTO IN ITALIA per numero di posti letto e di strutture dedicate alle cure palliative. Ad affermarlo è una ricerca condotta da Eupolis Lombardia allo scopo di conoscere la diffusione delle cure palliative e della terapia del dolore nella regione dopo l’entrata in vigore della Legge 38 del 2010.

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IL PROFESSOR FRANCESCO CAMPIONE, pioniere della Tanatologia in Italia, è stato intervistato dal Fatto Quotidiano online su una disciplina tanto antica quanto sconosciuta al grande pubblico. Con una formazione medico-psicologica alle spalle, Campione decise di dedicarsi allo studio della morte alla fine degli anni Settanta e nel 1995, di ritorno da un viaggio in Messico, fondò l’Istituto di Tanatologia.

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fleboSECONDO QUANTO RIPORTATO nello studio europeo “Appeal” (Advancing the Provision of Pain Education And Learning), condotto sui programmi di studio di 242 facoltà di Medicina delle università di 15 stati europei, solo lo 0,2% dell’insegnamento totale è dedicato al dolore. L’82% delle facoltà considerate non ha poi un corso obbligatorio sul dolore, e in tutti i casi questo tema resta del tutto marginale. 

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LUTTO 2COME E’ POSSIBILE STABILIRE una linea di confine tra il normale dolore che si prova per la scomparsa di una persona cara e la depressione vera e propria? La pubblicazione del DSM V, la quinta edizione del manuale psichiatrico di riferimento pubblicato dall’American Psychiatric Association, ha riacceso le discussioni su un tema delicato e controverso.

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COME RIPORTATO in un recente articolo sul quotidiano La Stampa, in tempi di crisi anche seppellire i propri cari è diventato un lusso che convince molte persone a scegliere la cremazione.  Secondo i dati diffusi dal Codacons – che confermano quelli di Federutility/SEFIT – negli ultimi due anni si è registrata una forte crescita di questa pratica (+25% su base nazionale) che, anche per ragioni socio-culturali, è sempre più frequentemente preferita alla tumulazione e all’inumazione.

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IL NUMERO 44 di SO.CREM Bologna informazione, la rivista semestrale della nostra associazione, è disponibile online nella sezione “pubblicazioni”, dove potete visualizzare e scaricare il relativo pdf. In questo numero – arricchito da una splendida galleria di immagini dedicate all’opera del grande pittore fiammingo Pieter Bruegel “Il Vecchio” – proponiamo, in particolare, un approfondimento sui temi della bioetica.

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A MILANO la cremazione, che continua a crescere a ritmi esponenziali, ha reso necessario il potenziamento del crematorio di Lambrate: dal prossimo 1° gennaio, le ore giornaliere di funzionamento passeranno da 16 a 20, portando le cremazioni annuali da 11.800 a 14.750. Per farsi un’idea della velocità alla quale la pratica si sta diffondendo nel capoluogo lombardo è sufficiente considerare che nei primi sette mesi del 2013 le cremazioni sono state 7.102, contro le 7.611 di tutto il 2009. Addirittura decuplicate le domande di cremazione dei resti mortali: erano 206 nel 2009, sono diventate 2.500 nel 2012.

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un soffione

I DATI STATISTICI DIFFUSI da Federutility-SEFIT sulle cremazioni effettuate in Italia nel corso del 2012 hanno confermato che, di anno in anno, il numero di persone che sceglie questa pratica continua ad aumentare. Nel 2012, infatti, le cremazioni sono state più di 100mila (101.842, per la precisione), con una crescita del 15% rispetto al 2011.

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