In Spagna, la Asociación Nacional de Servicios Funerarios (Associazione Nazionale dei Servizi Funebri) prevede che, entro il 2029, oltre il 70% delle persone sceglierà la cremazione.

Negli ultimi dieci anni, infatti, la cremazione in Spagna ha registrato un’evoluzione in crescendo, a discapito delle sepolture in cimitero.

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In questi mesi abbiamo assistito ad avvenimenti che mai avremmo immaginato: le salme trasportate dall’esercito, i poli crematori che lavoravano a ciclo continuo, l’assenza assoluta di cerimonie funebri, i cancelli dei cimiteri chiusi. 

Un fenomeno che non ha riguardato solo l’Italia, ma tutto il mondo. L’assenza di rituali funebri ha infatti avuto un impatto decisivo a livello globale, come dimostra un articolo pubblicato sul sito di radio KCRW, che ha raccolto le testimonianze di undici corrispondenti esteri. 

In particolare, in tre paesi (India, Cina e Filippine), le politiche di contenimento del Coronavirus hanno inevitabilmente interrotto i rituali legati alla cremazione, con ricadute sulla popolazione e sull’elaborazione della morte e del lutto.

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Una buona notizia per tutti coloro che desiderano commemorare la memoria dei propri cari defunti: da lunedì 4 maggio, riaprono i cimiteri a Bologna ed è nuovamente possibile recarsi in visita ai defunti e celebrare i funerali

Allo stesso tempo, però, invitiamo tutti a usare la massima prudenza perché la quarantena ha certo rallentato la diffusione del virus, ma ora più di prima è importante mettere in pratica i dovuti accorgimenti per evitare ulteriori contagi. 

Riepiloghiamo quindi di seguito le regole da rispettare in cimitero e ai funerali.

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In questi mesi del tutto fuori dall’ordinario, nei quali le persone vivono e muoiono isolate, nei quali sono sospese le visite a chi soffre ed è malato, nei quali sono cancellati i funerali e i cimiteri sono chiusi, ci siamo chiesti: cosa si possa fare per dare sollievo a chi soffre per un lutto?

La risposta a questa domanda è arrivata su due fronti:

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A causa dell’emergenza sanitaria, la nostra Associazione si è trovata costretta a chiudere le porte della propria sede, ma l’attività di SO.CREM Bologna non si è fermata e mai si fermerà.

Mai come in questo periodo, la nostra esistenza si è rivelata preziosa per i nostri soci defunti, che hanno potuto ottenere la cremazione grazie al nostro intervento.

In che modo?

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«Se la vostra sede è chiusa al pubblico, come posso iscrivermi alla vostra Associazione?»

Come abbiamo risposto a chi, in questo periodo di chiusura forzata, ci ha posto questa domanda: non è obbligatorio venire presso la nostra sede per iscriversi a SO.CREM Bologna

Come potete fare?

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Disponibile su questo stesso sito, il nuovo libretto che raccoglie tutte le agevolazioni e le convenzioni che SO.CREM Bologna ha attivato per i propri soci.

Giunto alla sua quarta edizione, il libretto viene inviato, insieme alla rivista, direttamente al domicilio di tutti gli associati SO.CREM Bologna, ma può essere consultato e scaricato anche dal nostro sito:

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Pubblicate in data 08 aprile 2020 dal Ministero della Salute, le “Indicazioni emergenziali connesse ad epidemia COVID-19 riguardanti il settore funebre, cimiteriale e di cremazione”, valide per l’intero territorio nazionale fino a un mese dopo la fine dell’epidemia.

Riportiamo di seguito solo le parti relative alla cremazione e alla collocazione di urne nei cimiteri (punti F e G della circolare ministeriale), rimando alla lettura del documento integrale a fondo pagina. 

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Copertina rivista socrem bologna

Disponibile sul nostro sito l’ultimo numero della rivista sociale: SO.CREM Bologna Informazione n. 57, primo semestre 2020. 

La rivista, che viene inviata gratuitamente a tutti i soci, contiene dati e informazioni sulla cremazione e sul post-mortem in generale e sulle attività della nostra Associazione.

In questo numero:

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«Se muoio durante l’emergenza da Coronavirus, devo essere cremato anche se questa non è la mia volontà?»

In questi giorni di emergenza sanitaria, abbiamo ricevuto spesso questa domanda via email. Il dubbio nasce dall’ennesima notizia falsa che ha iniziato a circolare sin dagli inizi dell’emergenza sanitaria.

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