All’età di 44 anni è morto Jon Underwood, il fondatore dei Death Cafe, un movimento nato nel settembre 2011 nel seminterrato della sua casa a Londra con l’obiettivo di incentivare le persone a parlare della morte e della finitezza della vita.

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L’anno 2017 inaugura una nuova fase per i Death Café – Circolo dei Mortali, gli incontri per parlare di morte organizzati a Bologna dal tanatologo Prof. Francesco Campione nella sede dell’Associazione Rivivere.

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Il giorno 19 ottobre 2016, alle ore 21, torna a Bologna l’appuntamento con il Death Café – Circolo dei Mortali, gli incontri promossi dal professor Francesco Campione per parlare di un tema sempre più tabù della nostra società: la morte.

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LO SCORSO 29 OTTOBRE si è tenuto a Bologna, presso la sede dell’Associazione Rivivere guidata dal professor Francesco Campione, il primo Death Café italiano. L’evento, che ha riscosso un notevole successo di pubblico, ha costituito l’occasione per discutere liberamente di un tema sempre più tabù per la nostra società: quello della morte. Perché se è vero che ogni giorno siamo esposti alla morte violenta (quella di cui ci parlano continuamente i media), è altrettanto innegabile che qualsiasi discussione sul decesso “naturale” tende a essere accuratamente evitata.

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«L’obiettivo del movimento “death positivity” è far uscire la morte dall’armadio, in modo che non sia più percepita come qualcosa di spaventoso, da ignorare e dal quale fuggire, ma diventi parte integrante delle nostre vite». 

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La domanda è stata lanciata dal professor Francesco Campione che, sul suo blog Finito e Infinito, invita gli utenti a esprimere il loro parere.

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«Parlare apertamente della morte ha alleviato molte delle ansie dei miei studenti, insieme alle mie. Studiare i modi in cui altre culture affrontano la fine della vita ci ha permesso di vedere che esiste una varietà di possibili risposte alla fragilità e alla finitudine umana, e ci ha aiutato a riconoscere che la morte è parte integrante della vita. E questa è una buona lezione per tutti noi».

Con queste parole, la Prof.ssa Anita Hannig, docente alla Brandeis University (Massachusetts, USA), sintetizza l’esperienza vissuta durante l’insegnamento al corso “Antropologia del morire e della morte”, che lei stessa ha fondato nel 2016. 

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