Si chiama “Grabeskirche“, letteralmente “Chiesa Sepolcrale“, e indica un edificio di culto che, essendo caduto in disuso, viene riconvertito in ossario, o colombario, ovvero un luogo per la conservazione delle urne cinerarie.
In Italia, l’argomento è poco trattato: ne ha parlato l’Arch. Claudia Chimenti, del Centro studi per l’architettura sacra e la città della Fondazione Lercaro, nel corso dell’edizione 2017 della fiera Devotio ed è stato oggetto di tesi di dottorato* di Giovanni Carbonara, Dottorando in architettura presso il Consorzio Argonauti tra l’Università Roma Tre e il Politecnico di Bari.
Si tratta di una soluzione di grande interesse perché, da un lato, viene incontro al fabbisogno di nuovi luoghi di sepoltura per le urne cinerarie e, dall’altro, permette il recupero degli edifici di culto in disuso, senza snaturarli e senza che essi perdano il loro carattere sacro.
Lo spazio all’interno della chiesa viene infatti suddiviso in due aree differenti:
- Una parte resta a disposizione dei fedeli, garantendo la continuità delle funzioni liturgiche (anche se svolte in forma ridotta).
- Una parte è adibita a colombario, dove vengono accolte le urne cinerarie e che diventa luogo di ricordo e di preghiera per i defunti.
«Trasformare e riadattare gli antichi monasteri abbandonati in luoghi della sepoltura – scrive Giovanni Carbonara nella sua tesi – in Germania è una pratica già consolidata.
Tuttavia, a differenza del passato dove le sepolture erano poste negli spazi liberi di chiostri e cortili, qui i colombari vengono organizzati e posti all’interno della chiesa, secondo configurazioni differenti in base al progettista che opera la trasformazione».
La convivenza tra le due pari, quella funeraria e quella liturgica, garantisce una serie di vantaggi, che l’Arch. Chimenti ha sintetizzato nel corso della sua presentazione in fiera:
- Le chiese non sono state dismesse, ma hanno mantenuto il loro ruolo e il loro valore – urbano e sociale – all’interno della comunità.
- Le chiese offrono, oltre al conforto liturgico, anche l’opportunità di dare degna sepoltura alle urne cinerarie.
- Gli introiti della vendita degli spazi all’interno del colombario rendono economicamente vantaggiosa la gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria della chiesa.
- Le chiese diventano luoghi di ritrovo e di riflessione, anche grazie all’organizzazione di eventi.
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La collocazione delle urne in Italia
In Italia non esistono esempi analoghi. Le urne cinerarie vengono infatti conservate:
- in spazi appositi – cellette, tombe, ossari – che trovano collocazione in cimitero o in cripte/templi costruiti appositamente**;
- presso l’abitazione di residenza dell’affidatario (nel caso in cui l’urna sia stata affidata a qualcuno: si veda l’articolo Che cosa significa affidare le ceneri a qualcuno?)
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Note di redazione
* Si consiglia la lettura di Da Chiesa a Colombario: l’approccio tedesco alla trasformazione di edifici di culto in disuso, di Giovanni Carbonara
** Secondo quanto ci risulta, in provincia di Bologna esiste un solo colombario realizzato in un luogo diverso dal cimitero: la cripta per la conservazione delle urne costruita a ridosso della Parrocchia di Monte Calvo, a Pianoro (BO).