Secondo le ultime statistiche pubblicate dalla Cremation Society of Great Britain, la cremazione continua a crescere e a diffondersi in tutto il mondo, con percentuali molto elevate in Asia e in America.
I dati sono stati pubblicati, come accade ogni due anni, nella rivista PHAROS INTERNATIONAL, che mette a confronto i numeri e le percentuali di cremazione a livello internazionale per gli anni 2016 e 2017.
La cremazione nel mondo
Il Giappone detiene ancora il primato mondiale in materia di cremazione, che coinvolge il 99,98% dei decessi. Segue Taiwan con il 96,76% e Hong Kong (93,30%).
Numeri molto elevati vengono raggiunti da paesi come la Corea del Sud (240.444 cremazioni nel 2017, 60 poli crematori e un 84,19% sul totale dei decessi), la Svizzera (57.694 cremazioni nel 2017 e un 86,69% sui decessi totali) e la Slovenia (17.001 cremazioni e un 82,90% sui decessi totali).
Da segnalare, la forte e constante crescita della cremazione in America e in Francia. Gli USA, nel 2017, hanno raggiunto il 51,55% di cremazioni sul totale dei decessi (1.400.625 cremazioni in 3.204 poli crematori).
La Francia, nel giro di una ventina di anni, è già arrivata a raggiungere quasi il 40% di cremazioni sul totale dei decessi e un numero sorprendente di impianti per la cremazione: 179.
Per approfondire i numeri della Francia, si legga: Un francese su due sceglie la cremazione.
E i paesi dove la cremazione è meno rappresentata? Romania (0,45%), Gana (7,16%), Mongolia (8,15%) e Cuba (9,26%).
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E la cremazione in Italia?
In Italia, il distacco con gli altri paesi continua a diminuire anno dopo anno. Nel 2017, il nostro paese ha raggiunto le 155.155 cremazioni annue, 79 poli crematori e una percentuale sul totale dei decessi del 23,90.
Per approfondire la cremazione in Italia, si legga Cremazione in crescita: lo dimostrano i dati 2017
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Per approfondire
Consulta la pagina Le cremazioni in Europa e nel mondo