Sentiamo dire spesso, dai soci della nostra Associazione: “Io voglio la cremazione, ma non voglio il funerale”. Alcuni intendono dire che non vogliono una funzione religiosa, altri che non vogliono proprio alcun tipo di cerimonia (né religiosa, né laica).
La stragrande maggioranza non vuole il funerale perché ha un obiettivo: non pesare economicamente sui famigliari e fare in modo che possano risparmiare il più possibile nell’organizzazione dell’estremo addio.
In realtà, da un punto di vista strettamente economico, la cerimonia non è la voce più costosa all’interno di un funerale.
Una semplice cerimonia – in chiesa o in una struttura laica – può costare sui 70 euro circa. A questo si può scegliere di aggiungere i fiori e gli eventuali santini che, ovviamente, incidono sul prezzo in relazione alla quantità e alla qualità che si desidera.
E se si vuole una cerimonia laica?
A Bologna, per chi desidera una cerimonia laica, esistono due possibilità:
- il Pantheon, una struttura ampia e completamente rimodernata che può accogliere anche funerali molto partecipati. Il costo è di 70 euro + IVA all’ora.
- la Sala del Commiato, collocata all’interno del Polo Crematorio di Borgo Panigale, dove è possibile organizzare una cerimonia per dare l’ultimo saluto alla salma prima della cremazione. La sala è gratuita, però ha posti limitati (può contenere al massimo una quarantina di persone) ed è ovviamente riservata solo alle salme in attesa di cremazione.
In entrambi i casi, i superstiti possono prenotare l’utilizzo del Pantheon o della Sala del Commiato direttamente con l’impresa di Onoranze Funebri scelta per l’organizzazione delle esequie.
E se non si vuole alcun tipo di cerimonia?
Anche se non si vuole alcuna cerimonia, per cui la salma passa direttamente dal luogo del decesso al luogo della cremazione, bisogna comunque rivolgersi a un’impresa di Onoranze Funebri perché, come diciamo sempre, sono gli unici a potersi occupare del defunto.
Il defunto deve essere obbligatoriamente trasportato con un carro funebre all’interno di una cassa che, nel caso della cremazione, verrà incenerita insieme al corpo.
Per legge, la cassa destinata alla cremazione deve essere in larice o materiale equivalente e deve essere o sverniciata o verniciata con materiali all’acqua (così da non rilasciare sostanze inquinanti).
Il comunemente detto “Funerale”, quindi, si compone di due parti principali:
1. La parte funeraria:
- Acquisto della cassa
- Trasporto della salma
- Eventuali fiori/santini/necrologi
- Eventuale cerimonia (religiosa o laica)
- Cremazione
- Disbrigo di tutte le pratiche connesse al decesso
2. La parte cimiteriale:
- Eventuale tumulazione delle ceneri in cimitero (in un loculo o in una tomba di famiglia, a seconda della concessione che viene stipulata con il cimitero stesso)
- Eventuale collocazione delle ceneri nel cinerario comune (che non sempre è gratuito, quindi è meglio informarsi sulle tariffe)
- Eventuale dispersione delle ceneri in un’area apposita che, a seconda del cimitero, può essere chiamato “Giardino delle Rimembranze” o “Giardino del Ricordo” (anche in questo caso, ogni cimitero stabilisce una tariffa)
Considerazioni finali: senza una cerimonia, come dire addio?
L’assenza completa di una cerimonia potrebbe pesare molto sui superstiti da un punto di vista psicologico.
Come molti altri momenti della vita, anche la cerimonia funebre (sia essa religiosa o laica) rappresenta un rito di passaggio e può essere di grande conforto per chi resta.
È il luogo in cui la famiglia si riunisce, dove si porgono le condoglianze, dove ci si sente liberi di esprimere il proprio dolore senza sentirsi giudicati, dove vengono ricordati momenti di vita trascorsi assieme al defunto.
Riteniamo sia quindi importante prendere questa decisione insieme alla propria famiglia, cercando il più possibile di lasciare da parte l’aspetto economico che, come abbiamo visto, non incide poi così profondamente.