«Finalmente, pur con alcune contraddizioni, le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) sono state trasformate in legge. Lo stato Italiano si dota così di uno strumento di grande civiltà che riconosce il diritto del cittadino di disporre, anticipatamente, le proprie determinazioni in materia di trattamento sanitario».
Così ha dichiarato Mario Spadini, Presidente della Federazione Italiana Cremazione, in un comunicato stampa ufficiale diramato dopo che il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva il testo, già licenziato dalla Camera dei Deputati.
Le Disposizioni Anticipate di Trattamento consentiranno infatti di impedire l’accanimento terapeutico e di limitare prassi che, in alcuni casi, possono essere considerate invasive per la dignità umana.
Allo stesso tempo, le DAT salvaguarderanno la figura e la professionalità del medico che dovrà obbligatoriamente rispettare la volontà della persona, ma non potrà essere accusato penalmente di inadempienza.
«Oggi si apre una pagina nuova – conclude il Presidente Spadini – e la FIC si attiverà per favorire una rapida applicazione delle norme contenute nel testo, affinché ogni cittadino possa avvalersi di un diritto sacrosanto come quello del Disposizioni Anticipate di Trattamento».
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