L’ultimo documento elaborato dal compianto Prof. Umberto Veronesi è una Mozione sulla libertà di morire con dignità: un documento che esplora i profili etici dell’eutanasia.
«In una democrazia liberale caratterizzata da un pluralismo etico strutturale, in determinate circostanze e a determinate condizioni è eticamente lecito chiedere di porre fine anticipatamente alle proprie sofferenze con dignità e poter aiutare i pazienti a farlo.»
E ancora:
«La finalità dell’eutanasia, che può assumere il carattere di suicidio assistito qualora le circostanze cliniche lo consentano e il paziente lo preferisca, è di porre fine al dolore e alle sofferenze del paziente e di migliorare la qualità del processo del morire.»
Questo si legge nel documento del Comitato Etico della Fondazione Veronesi, redatto da Cinzia Caporale, Marco Annoni e Umberto Veronesi.
In questa Mozione, pubblicata in versione integrale su Il Sole24Ore, il Comitato entra nel merito sia della liceità etica sia delle ragioni empiriche del ricorso all’eutanasia e della sua legittimità, sensibilizzando l’opinione pubblica affinché ogni sforzo venga compiuto, sul piano giuridico, per legiferare in materia, assicurando le garanzie e le tutele più opportune senza però eccedere in una “burocratizzazione” della morte.
A questo proposito, il Comitato stabilisce i criteri, le condizioni e i presupposti per legalizzare l’eutanasia, limitandone la portata unicamente in specifiche circostanze: in caso di terminalità e sofferenza fisica non controllabile, incurabile e con sintomi refrattari.
Per il Comitato Etico solo chi ha competenze mediche può occuparsi di valutare la scelta del paziente; una scelta che deve essere basata su informazioni sanitarie complete, chiare e comprensibili per quella specifica persona.
«Il paziente – si legge nel documento del Comitato – deve essere stato altresì informato sulle possibili strategie alternative e in particolare su quelle palliative, nonché sulla sedazione profonda temporanea o intermittente. La volontà di accedere all’eutanasia deve essere revocabile in ogni momento e con modalità molto semplici».
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Per approfondire
Si consiglia la lettura del documento La libertà di morire con dignità pubblicato su Il Sole24Ore
Si consiglia la lettura dell’intervista al Prof. Stefano Canestrari: Il biodiritto del fine vita